Urban sketchers
Armati di taccuini di varie misure e fogge (anche se i più prediligono la classica Moleskine) e di piccolissimi e portatili astucci traboccanti pennarelli, matite e acquerelli, gli urban sketchers si aggirano per l'Europa.
Urban Sketchers è un’organizzazione, un gruppo, il cui intento è innalzare il valore artistico,narrativo ed educativo del disegno sul posto, promuovendone la pratica e collegando le persone in tutto il mondo che disegnano i luoghi in cui vivono e in cui viaggiano.
Erede della tradizione del carnet de voyage, il movimento (composto di grafici, illustratori o semplici appassionati) che si dedica al "ritratto urbano" è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni. Quello che viene definito local drawing (espressione di sintesi che riunisce in sé il concetto di disegno a chilometro zero e di esercizio rappresentativo en plein air) e che potremmo appunto tentare di tradurre con ritratto urbano, viene posto al centro di una riflessione culturale precisa e sintetica i valori della quale traspaiono dal manifesto informale del movimento stesso.
1. Disegniamo sul posto, all’aperto o al chiuso, catturando ciò che cogliamo attraverso l'osservazione diretta
2. I nostri disegni raccontano la storia di ciò che ci circonda, dei luoghi in cui viviamo e di quelli dove viaggiamo
3. I nostri disegni sono una registrazione del tempo e dello spazio
4. Siamo fedeli alle scene che osserviamo
5. Utilizziamo ogni genere di strumento e preserviamo il nostro stile individuale
6. Ci sosteniamo a vicenda e disegniamo insieme
7. Condividiamo i nostri disegni online
8. Mostriamo il mondo, un disegno alla volta
La storia di questo movimento multiforme e globale è relativamente recente. Nel non lontano 2007 l'illustratore di cronaca di origini spagnole Gabriel Campanario, incuriosito dal moltiplicarsi degli artisti che condividevano online disegni e schizzi delle loro città, creò un gruppo Flickr che divenne in breve tempo il punto di riferimento di un'articolata e capillare rete di gruppi attivi localmente. Il crescente interesse verso questa pratica ha dato vita in breve tempo a numerosi festival e a un fitto calendario di incontri periodici, tutti caratterizzati da una forte vocazione internazionalista.
La forma d'elezione di questi incontri è il cosiddetto sketch crawl (definizione intraducibile che coniuga il movimento lento e sistematico all'attività di disegno) lanciata ufficialmente a livello mondiale da Enrico Casarosa (storyboard artist per Pixar) che prevede il raduno di un numero variabile di artisti in una determinata città e una battuta di caccia all'immagine su itinerari condivisi e predefiniti.
L'approccio degli Urban Sketchers ha attirato nel tempo l'attenzione di sponsor importanti (prima fra tutte Moleskine stessa, legata fortemente a un immaginario visivo legato all'esotismo e al viaggio) e di amministrazioni pubbliche che hanno visto in questa attività estremamente concreta, visibile e reale un'ottima occasione per indagare il tessuto urbano o per rappresentare la città con un linguaggio fortemente empatico e capace, anche attraverso la riproduzione di una piccola parte del tutto, di restituirne o di suggerirne la complessità. Il legame profondo con il territorio e il tessuto urbano si coniuga con una coscienza sociale condivisa dal movimento a livello mondiale che ha portato gli Urban Sketchers ad attivarsi in diverse occasioni nell'ambito della raccolta fondi per progetti di recupero urbano o in occasioni di emergenze e calamità naturali.
Link utili
Rendez Vous dei Carnet de Voyage di Clermont Ferrand
Urban Sketchers Symposium di Portland
All the buildings in New York di James Gulliver Hancock
Per saperne di più leggete questa recente intervista di Comicom a Christian Cornia.